Fin da quando il cinema mosse i primi passi, fu chiaro che nella costruzione del linguaggio registico il montaggio avrebbe assunto un ruolo centrale. Sono cambiati gli stili, si sono evoluti i linguaggi, ma l’importanza del montaggio nella sintassi cinematografica è rimasta quella di sempre: se per Pudovkin era “l’atto creativo cruciale nella produzione di un film”, per Godard “dire regia è automaticamente dire montaggio”. Eppure l’attività del montatore è avvolta in una densa coltre di mistero, spesso impenetrabile anche ai più accaniti divoratori di film. Ma qual è davvero il peso del montaggio nella costruzione della narrazione cinematografica? Come fa a liberarne le forze e a condizionarne le forme? A svelare i segreti dell’“arte del montaggio” sarà Francesca Calvelli, una delle più lucide sensibilità drammaturgiche del cinema italiano, già vincitrice di quattro David di Donatello come miglior montatore.
“Da ventenne appassionata di cinema a un certo punto mi segnalarono un seminario che c’era all’Università dell’Aquila sul montaggio. Vi partecipai per curiosità, senza sapere bene cosa volesse dire “fare un film”, era un primo approccio al cinema. Questo seminario era tenuto da Roberto Perpignani, che per tre giorni smontò e rimontò alcune sequenze de La notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani, ma lo fece in un modo talmente coinvolgente, passionale, che mi sono letteralmente innamorata di questa cosa che vedevo, al punto che uscita da lì mi dissi: “Lo voglio fare anch’io!””. (Francesca Calvelli)
Enrico Magrelli: Giornalista e critico cinematografico, Enrico Magrelli è, dalla prima puntata, uno degli autori e conduttori del programma quotidiano di Rai 3 Hollywood Party. È stato direttore delle news di cinema di Tele+. Dal 1979 al 1982 ha fatto parte dello staff ideativo e organizzativo di Carlo Lizzani alla Mostra del Cinema di Venezia. Dal 1988 al 1990 è stato Direttore della Settimana della Critica del festival veneziano. Nel 1991 è stato braccio destro di Guglielmo Biraghi alla Mostra del Cinema. Sue le monografie dedicate a Robert Altman, Roman Polanski, Nanni Moretti. Ha curato una dozzina di volumi tra i quali: Pier Paolo Pasolini, Marilyn Monroe, Rainer Werner Fassbinder, Nagisa Oshima, Satyajt Ray. Fa parte, dal 2004, della Commissione di Selezione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, manifestazione all’interno della quale lavora fianco a fianco con il direttore Marco Müller. Dal 2009 è Conservatore della Cineteca Nazionale. È autore e conduttore di Ciakpoint, un programma di Rai Movie dedicato al cinema.
Francesca Calvelli: Nata a Roma nel 1962, Francesca Calvelli si è diplomata in montaggio al Centro Sperimentale di Cinematografia. Aiuto montatrice di Roberto Perpignani, ha iniziato a lavorare per filmati industriali e spot, prima di collaborare al montaggio di programmi Rai (Quark e Geo). Nel 1992 inizia il suo rapporto di collaborazione con Marco Bellocchio, con il quale realizza tra gli altri Il sogno della farfalla (1994), L’uomo dal fiore in bocca, Il principe di Homburg (1997), La Balia (1999), L’ora di religione (2002), Buongiorno, notte (2003), Il regista di matrimoni (2006), Vincere (2009), Sorelle mai (2010). Ha lavorato inoltre con Denis Tanovic (No man’s land, L’enfer, Triage), Saverio Costanzo (Private, La solitudine dei numeri primi), Cristina Comencini (Quando la notte), Daniele Ciprì (È stato il figlio). Negli anni si è aggiudicata quattro David di Donatello come miglior montatore.