Le montagne così come le conosciamo oggi non sono le stesse che hanno segnato il paesaggio alpino nei secoli. Il vero cambiamento è avvenuto attorno all’anno Mille, quando ha preso il via un processo di colonizzazione durato circa quattro secoli ad opera di popolazioni di prevalente origine germanica che hanno potuto contare su benevolenza del clima e favore dei poteri politici. È l’epoca in cui nascono insediamenti regolati da importanti concessioni in termini di diritti e libertà ma è anche l’epoca in cui alle vaste foreste compatte si affiancano spazi rurali aperti: alla selvaticità uniforme, povera di biodiversità, si sostituisce il paesaggio culturale delle attività umane, produttrici di biodiversità. La montagna quindi diviene più vivibile e godibile sia in senso estetico che in senso ecologico. È questo l’inizio di un dialogo fecondo tra natura e cultura.
Annibale Salsa ha insegnato Antropologia filosofica e Antropologia culturale presso l’Università di Genova, ha studiato la genesi e la trasformazione delle identità delle popolazioni delle Alpi, si occupa di temi e problemi attinenti all’Antropologia del turismo montano con particolare riferimento alle Alpi. Dal 2004 al 2010 ha ricoperto la carica di Presidente Generale del Club Alpino Italiano (CAI). È autore di numerose pubblicazioni tra cui Il tramonto delle identità tradizionali. Spaesamento e disagio esistenziale nelle Alpi, Priuli & Verlucca editori 2007, premiato con il “Cardo d’Oro” Premio ITAS 2008.