Cunnigham è unanimemente considerato un nome di riferimento per la storia della coreografia del Novecento, per le nuove prospettive e i punti di vista inediti che ha dato alla danza e alla performance.
Ma l’esperienza artistica di Cunnigham, in realtà, non è solo questo; non è solo creazione e libertà ma è anche luogo di incontro, collaborazione, dialogo tra forme espressive distinte; è un continuo laboratorio in cui si sono incrociate tali e tante esperienze artistiche e creative da sembrare oggi quasi incredibile.
Merce Cunningham è sempre stato interessato a lavorare con artisti, sin dalle prime e iniziali collaborazioni con Cage, cui si sono aggiunti nomi, ormai importantissimi, della pittura, scultura, design, musica e persino dell’arte digitale. Scorrere la storia di Cunnigham e della Merce Cunnigham Dance Company significa aprire uno squarcio sulla storia della produzione artistica che, nel Novecento, ha fatto di New York un punto di riferimento, e allo stesso tempo, ha trasformato la Merce Cunningham Dance Company in una sorta di museo vivente dell’arte del Novecento.
Nell’esposizione Cunningham. Tra Segni e Suoni è presente una serie estremamente significativa, seppur parziale, di queste opere d’arte: dipinti, litografie, disegni, poster, fotografie, spartiti musicali.
Una tra le opere più interessanti, esposta per la prima volta in uno spazio museale, è la grande tela di Robert Rauschenberg, Immerse dipinta nel 1994 come fondale per gli Events.
Quella tra Rauschenberg e Cunnigham è una collaborazione che risale al 1954 quando, in occasione del balletto Minutiae si stabilisce un sodalizio che durerà per dieci anni, fino al 1964. Rauschenberg, con quel balletto, diviene scenografo ufficiale di Cunningham e inizia quello speciale rapporto tra Cunningham e gli scenografi che proseguirà poi per decenni: “[...] Non gli ho detto cosa fare. Semplicemente che poteva essere qualcosa che andava nello spazio da ballo, qualcosa attraverso il quale, attorno il quale e con il quale, se lui voleva, potessimo muoverci”.
Tra le altre opere esposte a Rovereto sono presenti dei disegni di Rauschenberg a matita e pastello su carta, risalenti al 1957 con costumi e scenografia intitolati Labyrinthian Dances e un Portrait of Merce del 1984 (Collage, stencil, stampa su seta e disegno a mano).
Non sempre le scenografie di Rauschenberg sono state precedute da disegni o schizzi; talvolta sono state, invece, frutto di creazione immediata come ad esempio quelle per Story (1963) con l’utilizzo di materiali trovati dentro e attorno al teatro in cui la Merce Cunningham Dance Company si esibiva.
Altre opere presenti nell’esposizione sono quelle di Jasper Johns, Andy Warhol, Frank Stella. Tutti questi artisti entrarono in contatto con Cunningham dopo il 1967 quando, al termine dell’esperienza con Rauschenberg, Jasper Johns divenne scenografo ufficiale della Merce Cunningham Dance Company con la responsabilità di scegliere un artista per ogni spettacolo.
Nel percorso espositivo si potrà incontrare il ritratto realizzato da Andy Warhol e intitolato Merce, la litografia Ocean (1996) ad opera di Jasper Johns e anche il poster Latin American Tour del 1968 ad opera di Frank Stella.
Le collaborazioni degli artisti non si sono limitate alle scenografie, come si può cominciare ad intravedere dalle poche opere sino ad ora presentate, ma anche alla produzione di ritratti o poster. In particolare, la presenza di poster d’artisti è molto interessante. I nomi che ricorrono sono quelli degli stessi Rauschenberg e Johns, del già citato Frank Stella, oltre a Gary Lichtenstein con Cage/Cunningham (locandina del film), Morris Graves (Waning Moon 2), Nam June Paik (Merce by Merce by Paik) e un poster di Mark Lancaster, Merce and the Monitors.
Proprio l’inglese Mark Lancaster, aiutante di Jasper Johns, divenne scenografo ufficiale della Compagnia nel 1980 e tra le sue opere sono presenti alcuni disegni risalenti a quel periodo: Trails del 1982 e Video Triangle.
Nella formazione di Cunningham, l’incontro che in assoluto rappresenta il momento più importante è sicuramente quello con Cage. La loro collaborazione, risalente agli inizi degli anni Quaranta è poi proseguita nel tempo con l’Untitled Event del 1952, il Theater Piece del 1954 fino alla collaborazione del 1973 in cui Cunningham, Cage e l’artista Jasper Johns creano, per l’Opéra di Parigi, lo spettacolo Un jour ou deux. Un doveroso omaggio all’importanza della figura di Cage è rintracciabile nell’esposizione di alcuni suoi spartiti musicali e una litografia 30 Drawings by Thoreau.
Altro spartito musicale esposto è quello di David Tudor, Toneburst (Sounddance) del 1975.
La programmazione degli spettacoli della Merce Cunningham Dance Company, a Trento e Rovereto, che vede la messa in scena di uno spettacolo per decennio, illustra anche la ricchezza delle collaborazioni artistiche che, negli anni, hanno accompagnato l’opera di Cunningham. In particolare, oltre alle opere sopra citate, dobbiamo ricordare l’ingrandimento di un quadro di Roy Lichtenstein, usato come fondale per il balletto Pond Way del 1998 oltre alla scenografia del giovane scultore brasiliano Ernesto Neto per Views on Stage del 2004.
La collaborazione con giovani artisti sembra una costante degli ultimi anni nelle scelte di Cunningham e così ci si imbatte in nomi come Leonardo Crew, Charles Long, Terry Winters di cui abbiamo l’opera Untitled, in relazione alla scenografia per Loose Time e Marsha Skinner, presente con i disegni Beach Birds del 1991 e Ocean del 1994.
All’esposizione delle opere degli artisti che hanno collaborato con la Merce Cunningham Dance Company si aggiungono disegni dello stesso Cunningham che dice: “una ventina d’anni fa [...] in tournée a Los Angeles e aspettando il bus che avrebbe dovuto condurci in California ho iniziato a disegnare su dei pezzi di carta con una penna. Da allora ogni momento libero per me si tramuta in un disegno”.
Si tratta di tredici disegni rappresentanti fiori, piante, animali, uccelli, giraffe, una capra di montagna e un dinosauro e un disegno intitolato Sea Life.
L’esposizione si conclude simbolicamente con le litografie che nel 1974 realizzarono sette artisti a testimonianza delle collaborazioni con Merce Cunningham e la sua Compagnia.
Tra queste la litografia già citata di Cage cui si aggiungono quelle di Jasper Johns, M.D., Bruce Nauman, Caned Dance, Robert Rauschenberg, Cunningham Relief, Frank Stella, Fuerg: degna conclusione di un’esposizione parziale ma fortemente esemplificativa di un laboratorio artistico, tutt’ora vivo e in divenire, in cui si sono confrontati grandi artisti del Novecento.