Allegoria Stanza è la creazione che ha conferito al coreografo francese Abou Lagraa la maturità artistica. Sua sesta pièce dalla fondazione della compagnia La Baraka avvenuta nel 1997, Allegoria Stanza incarna una perfetta alchimia: alchimia tra cielo e terra, umano e natura, ma anche tra danzatori contemporanei e danzatori hip hop che Abou Lagraa integra in questo lavoro nato nel 2002 e mai visto in Italia. Danzatore dall’età di sedici anni, Abou Lagraa nasce in Francia, a Annonay, nel 1970 da padre algerino e madre egiziana. La sua formazione avviene a Lione, città dove inizia anche a danzare prima di recarsi al S.O.A.P. Dance Theater Frankfurt di Rui Horta e di lavorare con Denis Plassard, Lionel Hoche e Robert Poole. Nel 1997 fonda con Aurélia Picot La Baraka, compagnia attualmente in residenza a Bonlieu Scène Nationale d’Annecy dove Lagraa è artista associato e per la quale ha creato l’assolo Les 2 (1998), i lavori di gruppo Violatus (1998), Kraft (1999), Passage (2000), Nuit Blanche (2000), Cutting Flat (2004) e il recentissimo Où Transe (marzo 2005) costituito da un solo, un duo e un quartetto. Vincitore nel 1998 del secondo premio al Concorso Internazionale della Città di Parigi, Lagraa ha inoltre ideato due défilé per la Biennale de Lyon e la coreografia Fly Fly per il Centre Chorégraphique National - Ballet de Lorraine nel 2001. Ma di tutta la sua parabola artistica, la pièce più significativa e, a detta della critica più riuscita sul piano compositivo e registico, è Allegoria Stanza. In questo lavoro tutti gli elementi spettacolari sono perfettamente fusi tra loro. Magistralmente integrati risultano i dieci danzatori scelti, sette con una formazione di danza contemporanea, tre provenienti ‘dalla strada’; intersecati con eleganza i corpi dei danzatori e le calibratissime immagini video della natura create da un maestro del genere come Charles Picq; perfettamente riuscito il collage musicale che assorbe sonorità arabeggianti, canti e percussioni, con la musica techno occidentale. Un’orchestrazione generale nella quale le differenze si mescolano e l’apporto dato da ciascun danzatore alla coreografia emerge chiaramente portando ricchezza e originalità al tutto. Allegoria Stanza si presenta con un gioco di flussi e riflussi, un’immagine, una frase poetica, un’onda indefinita che trascina in uno stato contemplativo che cattura e affascina.