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La musica rompe il silenzio

La band Radio Gaza
Radio Gaza in concerto a Rovereto

Ridare voce al popolo palestinese attraverso la musica, per denunciare il genocidio a Gaza e gli altri crimini israeliani nel resto della Palestina. Un gruppo di associazioni insieme al Comune di Rovereto promuove il concerto di Radio Gaza, per l’anteprima di Oriente Occidente Dance Festival. Il 3 settembre alle 18.30, nel cortile dell’oratorio Rosmini di Rovereto.

Ridare voce al popolo palestinese attraverso la musica, nel tentativo di non assistere in  silenzio al genocidio e alle altre numerose violazioni dei diritti umani che sono ormai sotto gli occhi di tutti a Gaza. La carneficina indiscriminata nella Striscia e l'evidente piano di conquista territoriale, che sta rapidamente avanzando anche in Cisgiordania, rivelano che l’obiettivo del governo israeliano è la pulizia etnica e la cancellazione dell’intera popolazione palestinese e della sua cultura millenaria. 

Intorno a queste considerazioni e con la chiara volontà di non essere indifferenti di fronte a quanto sta accadendo in Medio Oriente, numerose associazioni di Rovereto si sono riunite dando vita a una programmazione dal titolo Gaza. Lì dove brucia l'anima del mondo, un percorso di informazione e sensibilizzazione che inizia l'11 giugno e continuerà fino al prossimo novembre.

All’interno di questo contesto, Oriente Occidente ospita un’anteprima di Festival organizzata in collaborazione con la rete delle associazioni promotrici dell’intero ciclo di appuntamenti.

Ospite della serata in programma per il 3 settembre alle ore 18.30 nel cortile dell’oratorio Rosmini di Rovereto, il collettivo musicale palestinese Radio Gaza.

Radio Gaza non è una semplice band, ma un progetto artistico che unisce talenti palestinesi di Gaza: Watar Band, Abu Joury e il cantante Moneim Adwan. Insieme reinterpretano la tradizione musicale palestinese, fondendo elementi tradizionali come l’oud e il bouzouki con la chitarra elettrica, percussioni ancestrali e ritmi hip-hop, infondendo alle loro canzoni l’energia del rock e la forza dell’attivismo. La voce di Moneim Adwan restituisce la storia di un popolo che non deve essere messo a tacere.

Nel gennaio 2025, otto famiglie di musicisti di Gaza sono state accolte in Francia attraverso il programma PAUSE, un’iniziativa promossa dal Collège de France e dall’Associazione Al Kamandjâti, nata per offrire protezione e continuità artistica a chi è stato costretto a fuggire dalla violenza e dalla distruzione. Dopo un primo rifugio in Egitto, gli artisti sono stati ospitati in diverse città francesi – tra cui Angers, Montpellier e Bordeaux – con residenze artistiche biennali che consentono loro di proseguire la propria attività in sicurezza. Il programma PAUSE, sostenuto da istituzioni pubbliche e dalla società civile, favorisce la rinascita creativa degli artisti che condividono pratiche e musica attraverso concerti e laboratori, arricchendo le comunità che li ospitano. Il progetto è reso possibile grazie a un impegno collettivo di volontari, associazioni, amministrazioni locali francesi e diversi partner, oltre a un gruppo di artiste e artisti solidali.

A Rovereto la società civile, l’amministrazione pubblica, le associazioni e le istituzioni culturali si sono unite per la realizzazione di un concerto che attraverso la musica si posiziona contro il silenzio e l’impunità che sembrano permettere il massacro di un intero popolo. 

Rete dei promotori

Comune di Rovereto
Donne in Nero Rovereto
Ass. Giuristi Democratici - Sezione Trentino Südtirol
Ass. Pace per Gerusalemme onlus
Centro Pace Ecologia Diritti Umani di Rovereto
Casa delle Donne Rovereto
ANPI Rovereto-Vallagarina
CGIL Rovereto
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Circolo ARCI "Ugo Winkler" Brentonico
Biblioteca Civica Rovereto e Patto per la Lettura
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