Nicola Galli

Coreografo, danzatore, light e costume designer, Nicola Galli, si occupa di ricerca corporea, declinata in azioni e dispositivi che spaziano dalla coreografia alla performance, dall'installazione all'ideazione grafico-visiva.

Dopo l'esordio come ginnasta agonista, si avvicina al teatro fisico e della danza presso il Teatro Nucleo di Ferrara. Dal 2010 sviluppa un'indagine coreografica incentrata sul profondo rapporto tra uomo e natura, analizza il concetto di forma pura e le nozioni di "stratificazione" e "paesaggio". Nella sua poetica emerge la passione per la luce e il suono, elementi che nutrono la stretta relazione tra i soggetti che abitano la scena in un'ottica di interdipendenza.

Dal 2010 al 2014 danza nella compagnia CollettivO CineticO. Dal 2014 è artista sostenuto dall'organismo di produzione TIR Danza. Le sue creazioni sono state presentate in: Egitto, Francia, Germania, Italia, Olanda, e tramite livestreaming in Corea del Sud. Ha inoltre collaborato con importanti Istituzioni internazionali: Istituto Italiano di Cultura (Paris), Balletto di Toscana (Firenze), Museo MUSE (Trento), Scuola Normale Superiore (Pisa), Fondazione Perugia Musica Classica (Perugia), Institute of the Arts (Seoul), Università IUAV (Venezia).

Nella primavera del 2021 Nicola Galli è negli spazi di Oriente Occidente Studio per una residenza artistica finalizzata a concludere la sua ricerca per il progetto Il mondo altrove.

Affiancato da tre danzatrici e un danzatore, Galli lavora su una creazione coreografica in forma di rituale danzato, che celebra secondo una logica scenica il moto di un mondo inesplorato. Alla base della creazione vi è un'indagine profonda sui rituali indigeni dell'America del Sud, su simboli e tradizioni del teatro Nō giapponese, e sull'ossessiva, per certi versi mistica ed eccentrica ricerca musicale del compositore Giacinto Scelsi intorno all'idea sferica del suono.

La residenza si conclude con una prova aperta per artisti, operatori e operatrici locali.

Il mondo altrove, è stato presentato come site specific open air all'interno della programmazione di Sconfinamenti, nell'estate del 2021.

Accogliere un mondo nuovo e aprirci a un sistema ignoto significa entrare in contatto, senza gerarchie precostituite, con la poesia di segni muti e opachi, sia che appartengano al mondo animale, al mondo vegetale o a una qualsiasi cultura alternativa. Accettando la messa in discussione di qualcosa di sé e ritrovando la propria umanità nel riflesso dell'incontro.

- Nicola Galli

nicolagalli.it

Il genoma è la complessa totalità delle informazioni genetiche necessarie a generare un organismo vivente; è un patrimonio, ancora da decifrare, per comprendere la biografia del mondo.

Il processo creativo sviluppato da Nicola Galli a Oriente Occidente Studio, durante il periodo di residenza svolto a maggio 2018, approfondisce questa ricerca: la possibilità di sviluppare e generare un genoma scenico, ovvero una stringa di parametri che determinino un breve atto performativo.

Un' azione danzata basata sulla relazione interattiva tra spettatore e danzatore. Così come ogni essere umano possiede un codice genetico unico e inimitabile, allo stesso modo lo spettatore è invitato a scoprire l’originale unicità della performance, grazie all'impiego di un dispositivo ludico liberamente ispirato alla ricerca genomica: 33 tessere disposte sul tavolo rappresentano una varietà di parametri possibili; ogni spettatore può selezionare liberamente quelle che andranno a comporre il proprio “genoma scenico”. Ogni singola performance generata dalla selezione delle tessere – metafora scenica della casualità con cui si compone un reale corredo cromosomico – verrà agita istantaneamente dai danzatori, come esito artistico, unico e irripetibile, delle circostanze e dell’ambiente sociale.

Il progetto site specific Genoma Scenico unisce danza e scienza nel segno della genomica e della relazione interattiva con il pubblico. Il progetto ha preso forma nell’ambito della mostra Genoma Umano, realizzata al MUSE di Trento nel 2018.  La performance è stata realizzata all'interno del MUSE a maggio, giugno, ottobre e novembre 2018.


Il progetto è stato realizzato in collaborazione con MUSE Museo delle Scienze di Trento e Centro Servizi Culturali S. Chiara.