I mediterranei plurali e concentrici

Prosegue per la 42esima edizione di Oriente Occidente Dance Festival la rassegna Linguaggi, curata per il secondo anno di fila da Anna Benazzoli, Marzia Bona e Caterina Ghobert.

Il tema del Mediterraneo allargato viene affrontato da otto relatori «partendo dai quattro punti cardinali della rosa dei venti, per proseguire oltre», spiegano le curatrici. «Il Mediterraneo - proseguono - è centro ideale al quale confluiscono e sul quale gravitano equilibri ampi, è luogo di intersezione e scambio di molteplici universi. A rappresentare questa pluralità difficilmente ascrivibile a un modello geometrico, ci torna in aiuto lo spazio che è fisico e sociale, insieme».

Il punto di partenza di tutti gli incontri è uno spazio fisico, un territorio geografico ampliato con l’obiettivo di analizzarne gli equilibri geopolitici, economici e culturali nelle relazioni con altri.

Giovanni Vale ed Egidio Ivetic scelgono la Repubblica di Venezia raccontando la storia e il potere della Serenissima, l’eredità culturale e artistica che ha lasciato e il potenziale di scambi economici e turistici tutt’ora esistente di una regione a cavallo tra Italia, Balcani e Europa centrale.

Mar Mediterraneo sud-occidentale è il titolo dell’approfondimento di Laura Canali che, con una mappa di Limes, farà una proposta dello spazio economico esclusivo italiano, in particolare intorno a Sicilia e Sardegna tra i più rilevanti territori di scambi e crocevia di rotte.

Christian Elia, Silvia Moresi e Jamila aprono una narrazione sulla cultura del mondo arabo cercando di decostruire gli stereotipi tossici che si sono negli anni cristallizzati nella nostra società.

Napoli e Marsiglia, due città simili per orografia, popolazione, contraddizioni e complessità e che per quanto iper-raccontante nascondono ancora tanti segreti. Marcello Anselmo ne ripercorre la storia da diverse prospettive.

Infine, Lorenzo Noto vede all’Italia come insenatura tra due sezioni dell’Oceano Mondo: l’Atlantico, simbolo del predominio americano e l’Indo-Pacifico, principale arena della sfida tra Stati Uniti e Cina.

Il progetto è realizzato in collaborazione con Limes, Libreria Piccoloblu e Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, che ospiterà gli incontri nella sala conferenze.

Tutti gli appuntamenti si collocano nel periodo del Festival con apertura il 3 settembre e chiusura il 10 settembre e sono prenotabili sulla pagina dell'evento dal nostro sito.